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21
Apr
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Linee guida funzioni fondamentali dei Comuni

Inviato il in Attività istituzionale

 Il tema della gestione associata delle funzioni comunali s'inserisce nel più ampio processo di riordino degli enti locali alla base del quale vi è l'esigenza di razionalizzare e, allo stesso tempo, di ripensare il modo di gestire la spesa pubblica.

Lo studio della normativa in materia di associazionismo e di bilancio ha portato alla definizione, con la collaborazione di ANCI Liguria e di alcuni Segretari Comunali, di linee guida, allegate alla presente relazione .1-Funzioni-comunali-DL_95_12.pdf

Tale studio intende costituire uno strumento di ausilio per le Amministrazioni Locali al fine di individuare il contenuto concreto delle funzioni e altresì di allocare correttamente le spese inerenti la gestione dei servizi per l’accertamento e la verifica del conseguimento dei livelli di efficacia ed efficienza nella gestione associata delle funzioni, così come definiti dal D.M.11.09.2013.

Le linee guide devono essere intese quale punto di partenza di uno studio sulla definizione dei contenuti delle funzioni comunali che dovrà necessariamente coinvolgere tutti i soggetti interessati all’associazionismo comunale.

Il legislatore nazionale è più volte intervenuto, a partire dal 2010, sul tema dell’associazionismo comunale obbligatorio.

In particolare con l’entrata in vigore del D.L. 95/2012 convertito in L.135/2012 (Spending review) il catalogo delle funzioni fondamentali dei Comuni è stato modificato.

Il D.L.78/2010 (convertito in L.122/2010 articolo 14, comma 27) nella sua stesura originaria, individuava sei funzioni fondamentali comunali e rinviava alla L. n.42/2009 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale), la formulazione delle funzioni stesse.

L’art. 21 comma 2 della L. 42/2009 utilizzava quale criterio interpretativo delle funzioni comunali l’articolazione in funzioni e relativi servizi prevista dal Regolamento concernente l'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, approvato con D.P.R. n.194/1996.

Il D.L. 95/2012 e la successiva modifica, intervenuta con la legge di stabilità 2013 (art.1 c.305 L. 228/2012), ha portato le funzioni da sei a undici e ne ha modificato il contenuto rendendo conseguentemente non più utilizzabile l’articolazione del DPR 194/96.

Le funzioni fondamentali del D.L.95/2012 costituiscono un elenco ampio e quasi onnicomprensivo delle funzioni di cui oggi ogni comune si occupa e risulta quanto mai opportuno un intervento del legislatore nazionale al fine di individuare un criterio omogeneo per l’interpretazione delle funzioni comunali fondamentali ma anche di quelle non fondamentali.

In attesa di tale intervento a livello nazionale che definisca in modo chiaro l’ambito funzionale e individui il contenuto concreto delle funzioni, sono intervenute alcune Regioni che hanno fornito linee interpretative diverse.

La Regione Liguria ha ritenuto opportuno utilizzare quale criterio di ausilio interpretativo la classificazione delle spese (Missioni e Programmi) previste dalla normativa sul Nuovo Bilancio Armonizzato (Allegato 7 del DPCM 28/12/ 2011 in attuazione del  D.Lgs. 118/2011).

Per disposizione di legge (art.14 D.Lgs. 118/2011) le Missioni, articolate per Programmi, sono definite “in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 della Costituzione”.

 

 

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06
Mar
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emendamenti ddl 167. Riordino funzioni Province

Inviato il in Attività istituzionale

 

Nella seduta del 17 febbraio 2015 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Sergio Rossetti, ha approvato emendamenti al disegno di legge n. 167/2014 dal titolo “Disposizioni di riordino delle funzioni conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e Fusioni di Comuni)”.

 Gli emendamenti proposti al ddl 167/2014 riguardano il ruolo della Città metropolitana di Genova, le funzioni delle Province, il trasferimento delle funzioni, del personale e delle risorse finanziarie.

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24
Feb
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Adeguamento a normative statali di carattere finanziario e organizzativo

Inviato il in Attività istituzionale

 

 Nella seduta del 6 febbraio 2015 la Giunta regionale, su proposta del presidente Claudio Burlando, ha approvato il disegno di legge n. 169/2015 dal titolo “Disposizioni di adeguamento a normative statali e di modifica di norme di carattere finanziario e organizzativo “.

Il disegno di legge, che  ha le caratteristiche dell’urgenza, si rende necessario per:

-              chiarire alcune disposizioni regionali;

-              adeguarne altre a seguito della entrata in vigore della nuova disciplina contabile prevista dal d.lgs. 118/2011;

-              modificare alcuni articoli della legge regionale n. 41/2006 (Riordino del Servizio Sanitario Regionale) al fine di armonizzare e rendere coerente la normativa regionale con l’attuale novellato quadro normativo nazionale. In particolare:

•             dal D.L. n. 95/2012, come modificato dal D.L. 90/2014 e dal D.Lgs. 39/2013, che hanno introdotto rilevanti novità in tema di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi;

•             dalla L. 23 dicembre 2014, n. 190 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” che, tra l’altro, ha individuato diverse modalità di composizione del Collegio sindacale delle Aziende Sanitarie;

•             dal D.Lgs. 118/2011 che - da un lato - al titolo I ha enucleato i parametri e i criteri  per individuare gli enti strumentali soggetti al controllo regionale e - dall’altro - al titolo II ha individuato gli enti sanitari integrati con il Servizio sanitario nazionale, rispetto ai quali la Regione è chiamata ad approvare i bilanci consolidati (aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, anche se trasformati in fondazioni, aziende ospedaliere universitarie), definendo in tal modo con precisione il perimetro degli Enti rispetto ai quali la Regione non solo svolge pregnanti funzioni di governo (“capogruppo”), ma rispetto ai quali è chiamata coerentemente a rispondere in caso di disavanzo o di squilibrio economico finanziario;

-              semplificare l’adozione di alcuni provvedimenti di competenza delle strutture regionali eliminando inutili passaggi intermedi;

-              procrastinare un termine per consentire alle liquidazioni delle comunità montane di meglio definire i piani di rientro dei comuni;

-              definire le modalità di erogazione di somme destinate alla regione per il riconoscimento del beneficio economico finalizzato alla riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti.

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24
Feb
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Interpretazione autentica art. 24 legge finanziaria 2015

Inviato il in Attività istituzionale

 

Nella seduta del 28 gennaio 2015 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Sergio Rossetti, ha approvato il disegno di legge n. 168/2015 dal titolo “Interpretazione autentica del comma 1 dell’art. 24 della legge regionale n.40/2014 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria ( Legge finaziaria 2015))

La norma è deputata a chiarire, innanzitutto, che ai fini della registrazione al PRA ai sensi del comma 1 dell’art 24 della l.r. 40/2014 fa fede la data del documento di presa in carico del veicolo rilasciato da parte del Centro di demolizione autorizzato; pertanto, è essenziale che la presa in carico da parte del demolitore sia avvenuta prima della data del 31/01/2015 (al fine di non far incorrere il contribuente in mancati rispetti del termine dovuti a procedure burocratiche di annotazione a lui non imputabili); la procedura di cancellazione al PRA può quindi essere perfezionata ed ultimata successivamente.

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08
Gen
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Riordino funzioni conferite alle Province in applicazione legge Delrio

Inviato il in Attività istituzionale

 

Nella seduta del 30 dicembre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Raffaella Paita, ha approvato il disegno di legge n. 167/2014 dal titolo “Disposizioni di riordino delle funzioni conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e Fusioni di Comuni)”.

 Nell’ambito del processo di riordino istituzionale in atto già da diversi anni e con particolare riferimento al riordino degli enti territoriali, la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” (Legge “Delrio”) persegue l’obiettivo di rendere gli assetti e le funzioni delle amministrazioni pubbliche rispondenti alle esigenze dei cittadini e ai bisogni attuali della società e dell’economia.

 L’approvazione della legge “Delrio” con l’avvento delle Città metropolitane segna una svolta fondamentale per il governo territoriale del nostro Paese.

 In questi termini, l’approvazione della “legge Delrio” non chiude il percorso per il rilancio dei territori e delle collettività, ma lo apre: ed è un percorso che richiede ancora attenzione, volontà e impegno:  in sede nazionale e regionale come in ambito locale; sotto il profilo legislativo, tecnico, amministrativo e politico.

 In attuazione della Legge Delrio, la Regione Liguria riordina le funzioni in precedenza conferite alle Province attribuendo ai Comuni e alle loro forme associative quelle funzioni che si prestano ad essere esercitate al livello istituzionale di maggior prossimità al cittadino e alla Regione esclusivamente quelle funzioni attualmente esercitate dalla Provincia che presentano esigenze di maggior unitarietà.

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19
Dic
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Semplificazione per agevolazioni economiche per imprese colpite alluvione

Inviato il in Sviluppo Economico

Nella seduta del 26 novembre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, ha approvato il disegno di legge n. 166/2014 dal titolo “Misure per semplificare e facilitare l’accesso alle agevolazioni economiche destinate alle imprese ligure colpite da eccezionali eventi metereologici”.

 La legge regionale n. 1/2010  è stata recentemente modificata dalla legge regionale  n. 27/2014,  al fine di fronteggiare gli eccezionali eventi metereologici abbattutisi sul territorio ligure nel corso del 2014 e che hanno provocato ingenti danni alle imprese.

 Con la suddetta  legge regionale n. 27/2014 la Regione ha stanziato notevoli risorse destinate alla concessione, a favore delle imprese colpite da tali eventi, di agevolazioni economiche finalizzate ad ovviare ai danni subiti e a sostenere investimenti per la ripresa dell’attività.

 Con il presente disegno di legge si vuole ora facilitare l’accesso alle agevolazioni sopra menzionate, semplificando e accelerando i relativi procedimenti di concessione ed erogazione.

 Si prevede a tal fine una deroga all’articolo 6 della legge regionale n. 30/2007 - che ha generalizzato l’obbligo del DURC per ogni tipo di sovvenzione concessa dalla Regione o dagli enti del settore regionale allargato - e in tal modo si riporta la necessità della verifica della regolarità contributiva ai soli casi previsti dalla normativa statale, ossia ai casi in cui le agevolazioni pubbliche siano cofinanziate con fondi comunitari.

 La modifica sopraindicata è finalizzata a consentire alle imprese liguri, già duramente provate dalla crisi economica che dal 2008 investe l’economia nazionale e regionale, e che hanno subito ingenti danni in conseguenza degli eventi alluvionali, di poter riattivare la loro operatività al più presto.

 L’intervento regionale è pertanto finalizzato a scongiurare la cessazione delle attività delle imprese liguri che potranno così ritornare alla normale operatività ed essere quindi in grado di far fronte a tutti gli adempimenti che lo svolgimento di attività economica comporta.

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25
Nov
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Norme per assegnazione e gestione patrimonio ERP

Inviato il in Edilizia

 

Nella seduta del 14 novembre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, ha approvato il disegno di legge n. 165/2014 dal titolo “Modifiche alla l.r.n. 10/2004 “Norme per l’assegnazione e la gestione del patrimonio di E.R.P. e mod. alla l.r.n. 9/1988 (Nuovo ord.to degli enti operanti nel settore dell’ed. pub.ca e riordino attività di servizio all’edilizia res.le e ai ll.pp)”

  Il disegno di legge, che modifica la legge regionale n. 10/2004 e la legge regionale n. 9/1998 ( e non 1988 come si evince dal titolo soprariportato) si rende necessario in considerazione della situazione economica sempre più critica in cui versano migliaia di famiglie in condizioni di povertà e a rischio povertà, circostanza che si ripercuote sulle Aziende Regionali Territoriali per l’Edilizia (A.R.T.E.) liguri nella gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

Stante quanto sopra, nelle more dell’aggiornamento della normativa sui canoni di locazione, la Regione istituisce per il corrente esercizio finanziario 2014 un fondo dell’importo di 2.000.000 di euro destinato a compensare le Aziende per la mancanza di remunerabilità e per i minori introiti derivanti dall’incidenza dei canoni dei nuclei familiari assegnatari inseriti nella fascia di reddito più bassa.

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17
Nov
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Modifiche al Testo Unico attività estrattive

Inviato il in Sviluppo Economico

 

Nella seduta del 6 novembre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, ha approvato il disegno di legge n. 160/2014  dal titolo “Modifiche alla legge regionale n. 12/2012 (Testo unico sulla disciplina dell’attività estrattiva), legge regionale n. 18/1999 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia), legge regionale n. 20/2006 (Nuovo ordinamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure) e legge regionale n. 45/1982 (Norme per l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di competenza della Regione o di enti da essa individuati, delegati o subdelegati) e ss.mm.ii.”.

A circa 2 anni di distanza dall’entrata in vigore del Testo Unico sull’attività estrattiva, la Regione procede ad un esame complessivo dei suoi impatti e decide, col presente disegno di legge, di attuare una rivisitazione della disciplina, al fine di apportare gli opportuni adeguamenti.

Già alcune modifiche legislative erano state attuate, in maniera sporadica, con la legge regionale n. 31/2012, legge regionale n. 50/2012 e legge regionale n. 19/2013, ora si interviene in modo più organico e strutturale, al fine di assicurare coerenza e funzionalità a tutto l’impianto normativo.

Quasi tutte le norme del testo unico vengono ritoccate, in diversi casi si tratta di modifiche di carattere formale, in altri casi si interviene in modo più sostanziale per cambiare o integrare la disciplina attualmente vigente.

 Le modifiche più rilevanti riguardano:

 

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28
Ott
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Interventi urgenti per eventi metereologici. Modifiche

Inviato il in Ambiente, Territorio e Infrastrutture

 

Nella seduta del 14 ottobre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Sergio Rossetti, ha approvato “Emendamento al disegno di legge n. 158/2014 dal titolo “Modifiche alla legge regionale 3 febbraio 2010, n. 1 ( Interventi urgenti conseguenti agli eccezionali eventi metereologici verificatesi nei mesi di dicembre 2009, gennaio – ottobre 2010, e nel corso degli anni 2011, 2012, 2013”.

All’interno dello schema del disegno di legge n. 158/2014 ““Modifiche alla legge regionale n. 1/2010 (Interventi urgenti conseguenti agli eccezionali eventi metereologici verificatisi nei mesi di dicembre 2009, gennaio e ottobre 2010 e nel corso degli anni 2011, 2012 e 2013)”  è inserito l’articolo 4 bis, finalizzato a proporre per l’anno 2015  la misura di incremento, stimato in 6.000.000,00 euro,  dell’imposta regionale sulla benzina stabilita all’articolo 1 della legge regionale n. 30/2011, (Misure urgenti per fronteggiare la grave emergenza a seguito degli eventi alluvionali nel territorio regionale).

Tale misura si è resa necessaria dal fatto che permangono necessità di copertura finanziaria per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza del territorio regionale a seguito degli eventi calamitosi accaduti.

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14
Ott
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Interventi urgenti per eventi metereologici

Inviato il in Ambiente, Territorio e Infrastrutture

 

Nella seduta del 3 ottobre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, ha approvato il disegno di legge n. 158/2014 dal titolo “Modifiche alla legge regionale 3 febbraio 2010, n. 1 ( Interventi urgenti conseguenti agli eccezionali eventi metereologici verificatesi nei mesi di dicembre 2009, gennaio – ottobre 2010, e nel corso degli anni 2011, 2012, 2013”.

In questi ultimi anni purtroppo il territorio della nostra regione è stato più volte colpito da eventi atmosferici di una certa gravità, che hanno provocato seri danni, tra gli altri, alle imprese liguri.

Dopo le alluvioni degli anni scorsi, anche quest’anno abbiamo assistito ad altri eventi metereologici avversi che hanno interessato la costa ligure, danneggiando le aziende ivi localizzate, specie quelle turistiche.

Il presente disegno di legge (DDL) nasce dunque dalla necessità di sostenere tali aziende, favorendo le condizioni di continuità o di ripresa dell’attività imprenditoriale.

A tal fine si prevede l’utilizzo del Fondo di cui alla legge regionale n. 1/2010 e s.m., istituito inizialmente per fronteggiare gli eventi di emergenza nazionale accaduti nei mesi di dicembre 2009 e gennaio 2010 (ad essi infatti si riferisce la dotazione iniziale del fondo), ma poi utilizzato anche in caso di eventi emergenziali di rilevanza regionale, in virtù dell’articolo 2-bis della legge, attualmente vigente.

Pertanto il predetto Fondo risulta finalizzato ad aiutare le imprese liguri danneggiate da eventi metereologici eccezionali, a condizione che per tali eventi sia stato dichiarato lo stato di emergenza da parte del Governo, in quanto rientranti negli eventi di cui all’articolo 2, comma 1, lettera c), della L. 225/1992 e s.m., ovvero si tratti di eventi emergenziali di rilevanza regionale, in quanto rientranti nella lettera b) del suddetto comma.

Con riguardo agli eventi atmosferici accaduti nel corso del 2014, essi sono stati riconosciuti dalla Giunta regionale come eventi emergenziali di interesse regionale, ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale n. 9/2000 e s.m., fatta salva l’eventuale successiva dichiarazione dello stato di emergenza.

Risulta pertanto possibile estendere alle imprese danneggiate da tali eventi gli strumenti agevolativi di cui alla l.r. 1/2010 e s.m.

 E’ questo lo scopo principale perseguito dal presente DDL, il quale prevede, per la copertura finanziaria degli interventi destinati alle imprese danneggiate dagli ultimi eventi, l’utilizzo delle risorse ancora disponibili giacenti sul Fondo di cui alla l.r. 1/2010.

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13
Ott
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Norme sui rifiuti, abrogazione art. 5 della l.r. 21/2014

Inviato il in Ambiente

Nella seduta del 26 settembre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Raffaella Paita, ha approvato il disegno di legge n. 157/2014 dal titolo “Abrogazione dell’articolo 5 della legge regionale n. 21 del 5 agosto 2014  “modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2014, n. 1” ”.

Con l’articolo 1, a seguito dei rilievi formulati da parte del Ministero per l’Ambiente circa il contrasto dell’articolo 5 della legge regionale  n.21/2014, che inseriva l’art. 24 bis nella legge regionale n.1/2014, recante disposizioni urgenti per gli impianti di discarica, con la normativa nazionale in materia di impianti di discarica (D.Lgs.36/2003 art. 7 ), e quindi con l’art. 117,  secondo comma, lett. s) della Costituzione,  si  procede  all’abrogazione dell’articolo 5 citato.

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20
Ago
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Autorizzazione e accreditamento presidi sanitari, sociosanitari e sociali

Inviato il in Sanità e politiche sociali

Nella seduta del 7 agosto 2014 la Giunta regionale, su proposta degli assessori  Claudio Montaldo e Lorena Rambaudi, ha approvato il disegno di legge n. 156/2014 dal titolo “Norme in materia di autorizzazione e accreditamento dei presidi sanitari, socio-sanitari e sociali” .

Il disegno di legge   sostituisce la legge regionale 20/1999, che a suo tempo ha avviato i processi di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie nella Regione Liguria.

A distanza di oltre 10 anni dalla sua approvazione, pare opportuna una sua consistente rivisitazione, alla luce dei cambiamenti e delle nuove esigenze emersi all’interno del Servizio Sanitario Regionale e del sistema di accreditamento in particolare.

Gli aspetti di maggiore rilevanza e novità rispetto all’impianto previgente si possono così sintetizzare:

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20
Ago
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Disciplina Aziende servizi alla Persona e Fondazioni ex IPAB

Inviato il in Sociale

 

Nella seduta del 7 agosto 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Lorena Rambaudi, ha approvato il disegno di legge n. 155/2014 dal titolo “Disciplina delle Aziende pubbliche di servizi alla persona e Fondazioni derivanti dalla trasformazione delle IPAB”.

 Il disegno di legge integra e, in parte, sostituisce le disposizioni dettate dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 18 marzo 2003, n. 6/REG in materia di classificazione e trasformazione delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, Enti peculiari anche dal punto di vista del regime giuridico, caratterizzati dall’intrecciarsi di una rilevante disciplina pubblicistica con elementi di carattere privatistico, proprio per questa loro peculiarità difficilmente inseribili in precise categorie di enti pubblici.

A distanza di oltre dieci anni dall’approvazione del Regolamento, si rende opportuna una revisione della normativa, in considerazione del mutato contesto in cui si trovano ad operare gli Enti trasformati, delle nuove esigenze emerse e delle richieste pervenute in data 22 luglio 2014 dal Coordinamento Regionale delle Aziende Servizi alla Persona Liguri.

Gli aspetti di maggiore rilievo interessati dalla modifica legislativa, riguardano, in sintesi:

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31
Lug
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Funzioni circolo dipendenti regione Liguria CRAL

Inviato il in Attività istituzionale

 

Nella seduta del 25 luglio 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Matteo Rossi, ha approvato il disegno di legge n. 154/2014 dal titolo “Riconoscimento delle funzioni del Circolo dipendenti Regione Liguria – Genova”.

Il presente disegno di legge regionale trova dei precedenti nella legge della Regione Puglia 12 dicembre 2006 n.38 “Norme per il riconoscimento e il funzionamento del Circolo dipendenti Regione Puglia-Bari”, che ad esempio, all’art. 1 prevede che “la Regione riconosce il Circolo dipendenti Regione Puglia-Bari con il relativo statuto, costituito dai dipendenti in servizio e da quelli cessati per vari motivi”.

Altre regioni, quali il Molise con la legge regionale 7 giugno 2002 n.10 “Provvedimenti in favore del Circolo ricreativo dipendenti Regione Molise”, e il Friuli Venezia Giulia con la  legge regionale  22 novembre 1995 n.45 “Contributi e sovvenzioni a soggetti terzi” hanno legiferato in materia, tra l’altro, prevedendo la  possibilità di concedere un contributo annuo per le spese relative all’attività ed al funzionamento del Circolo dipendenti.

Con il presente disegno di legge la Regione Liguria riconosce innanzitutto il significativo ruolo e l’importante funzione che il Circolo dipendenti della regione Liguria (CRAL) svolge all’interno dell’Amministrazione regionale a favore dei dipendenti regionali (art. 1).

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11
Lug
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Emendamenti al ddl 151/2014 Partecipazioni regionali

Inviato il in Attività istituzionale

 

Nella seduta dell’ 8 luglio 2014 la Giunta regionale, su proposta del Presidente Claudio Burlando, ha approvato : Emendamenti al disegno di legge n. 151/2014 "Disposizioni in materia di partecipazioni societarie della Regione” .

A seguito dell’entrata in vigore delle recenti disposizioni statali in materia di società partecipate da enti pubblici il numero dei componenti dei consigli di amministrazione non può essere superiore a 5 anche nel caso di pluralità di enti partecipanti.

L’emendamento al disegno di legge n. 151/2014 che si propone, ha lo scopo di riequilibrare il rapporto tra i soci della società Filse SpA che, in conformità alla citata normativa statale, vede ridotto il consiglio di amministrazione da 7 a 5 membri. Poiché la legge regionale che si va a modificare prevede la nomina da parte della Regione di 4 componenti su 7,  consentendo l’indicazione dei restanti 3 componenti agli altri soci di Filse (4 Province, 4 Comuni capoluogo, 4 Camere di Commercio e 3 Autorità Portuali), si ritiene necessario ridurre il numero dei membri regionali a 3 per permettere di esprimere almeno 2 rappresentanti in consiglio di amministrazione anche dagli altri soggetti partecipanti.

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04
Lug
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Partecipazioni societarie della Regione

Inviato il in Attività istituzionale

 

Nella seduta del 27 giugno 2014 la Giunta regionale, su proposta del presidente Claudio Burlando, ha approvato il disegno di legge n. 151/2014 dal titolo “Disposizioni in materia di partecipazioni societarie della Regione” .

                La presente legge detta disposizione di riordino e riforma del sistema della partecipazioni regionali con l’obiettivo di:

1)            razionalizzare le attività ed i costi delle società partecipate;

2)            assicurare il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e adeguare la normativa regionale alle disposizioni nazionali vigenti in materia, peraltro in continua  evoluzione;

3)            semplificare il sistema delle partecipazioni della Regione e del settore regionale allargato.

In relazione all’obiettivo 1) vengono ripresi i principi, già inseriti nel 2012, nell’articolo 8 della legge regionale 48/2012 che aveva lo scopo di dare immediata attuazione alle disposizioni della L.174/2012 e del D.L. n.95/2012 in base ai quali la Regione può costituire o mantenere la partecipazione in società private, prevedendo la dismissione della partecipazione a società non aventi i requisiti richiesti.

Per mantenere sempre aggiornata la situazione viene previsto che annualmente la Giunta regionale verifichi le partecipazioni azionarie  dismettendo quelle che non abbiano più le caratteristiche previste dalla legge.

In relazione all’obiettivo 2) vengono disciplinati, richiamando il rispetto della vigente normativa nazionale:

a)            la composizione degli organi;

b)           le modalità di reclutamento del personale;

c)            le limitazioni e gli obblighi da rispettare nell’assunzione e nel trattamento del personale;

d)           le azioni da avviare nell’eventualità di società in perdita.

In questo modo si adegua la normativa regionale alle disposizioni da ultimo inserite nei commi 550 e seguenti della Legge 147/2013 (legge di stabilità 2014) e già modificate con il d.l.66/2014. In considerazione delle frequenti modifiche della normativa nazionale di riferimento si è scelto come tecnica legislativa di fare un rinvio aperto alla normativa nazionale vigente in modo da evitare la necessità di continui adeguamenti della normativa regionale.

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03
Lug
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Modifiche al Testo Unico in materia di sport

Inviato il in Turismo, Cultura e Sport

 

Nella seduta del 20 giugno 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Matteo Rossi, ha approvato il disegno di legge n. 150/2014 dal titolo “Modifiche ed integrazioni  alla legge regionale 7 ottobre  2009, n.40 Testo unico della normativa in materia di sport”.

Il presente disegno di legge ha lo scopo di modificare, adeguandolo alle più recenti interpretazioni in materia, il contenuto degli articoli 19, 20 e 21 della legge regionale n. 40/2009 “Testo unico della normativa in materia di sport “che, come noto, ha recepito una norma nazionale ( legge 27 dicembre 2002, n. 289)  che testualmente recita: “ Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui all’articolo 29 della presente legge, nei casi in cui l’ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione è affidata in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d’uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l’individuazione dei soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di affidamento”.

A tale proposito, viene introdotta la differenza tra impianto sportivo a rilevanza economica ed impianto sportivo privo di rilevanza economica, tenuto conto di quanto previsto dagli articoli 113 e 113 – bis del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” ( che disciplinano, rispettivamente, le modalità di gestione ed affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e le modalità di gestione dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica ) e da recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato.

Occorre poi ricordare che, per i servizi aventi rilevanza economica, trovano applicazione le norme contenute nel D.Lgs. n. 163/2006 ( Codice dei contratti pubblici ) e quindi l’ente locale che intende affidare a terzi la gestione di un impianto sportivo di rilevanza economica deve seguire la specifica procedura dell’evidenza pubblica, salvo il ricorso alla cosiddetta gestione “in house”, come previsto dall’articolo 15, comma 3, del D.L. 135/2009, convertito in legge n. 166/2009.

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03
Lug
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Modifiche alla Legge finanziaria 2014 e altre disposizioni

Inviato il in Attività istituzionale

 

Nella seduta del 20 giugno 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Sergio Rossetti, ha approvato il disegno di legge n. 149/2014 dal titolo “Modifiche alla legge regionale 23 dicembre 2013, n.41 (disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della regione Liguria (Legge finanziaria 2014) e altre disposizioni finanziarie”. ( vedi legge regionale n. 41/2013 )

La Regione finanzia un fondo speciale di 2 milioni di euro, di parte corrente, destinati al settore dello Sport per il finanziamento di un disegno di legge rivolto alla promozione ed organizzazione di manifestazioni sportive di particolare rilievo nell’ambito dell’organizzazione delle iniziative collaterali in occasione di Milano Expo 2015.

Il DDL introduce una modifica alla legge regionale n. 66/1994 “Tasse sulle concessioni regionali”

Durante l’approvazione della legge regionale n. 8/2014 “Disciplina della pesca nelle acque interne e norme per la tutela della relativa fauna ittica e dell’ecosistema acquatico”, è stato introdotto un emendamento che istituisce i titoli abilitativi di tipo E, ossia  “permessi temporanei di pesca” di durata inferiore ad un anno; tale modifica sarebbe finalizzata a consentire un potenziale afflusso anche di pescatori occasionali, con conseguente maggiore fruizione del territorio rurale e contestuale sensibile beneficio delle attività ricettive e turistiche dell’entroterra.

Tale nuovo titolo abilitativo all’esercizio della pesca soggiace, al pari degli altri, al versamento delle tasse sulle concessioni regionali.

La modifica alla disciplina  delle tasse sulle concessioni regionali, introdotta del DDL in discussione, è finalizzata quindi a introdurre le specifiche quantificazioni di tassa, riferite alle diverse tipologie articolate per durata: 5,00 €uro per il permesso di durata giornaliera; 8,00 €uro per quello di durata di tre giorni; 13,00 €uro per la durata di una settimana.

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03
Lug
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Rete escursionistica della Liguria

Inviato il in Ambiente

 

Nella seduta del 20 giugno 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renata Briano, ha approvato il disegno di legge n. 148/2014 dal titolo “Rete escursionistica della Liguria” .

La Liguria ha ereditato dalla sua storia un’estesissima rete di itinerari pedonali, principalmente sentieri e mulattiere,  che costituisce contemporaneamente risorsa per l’offerta turistica ed infrastruttura per il presidio del territorio.  Un patrimonio che ci aiuta a conservare la memoria (basti pensare agli antichi nuclei rurali raggiungibili solo a piedi o alle antiche vie romane e medievali) e costituisce il sistema linfatico per il monitoraggio, la manutenzione e la fruizione delle aree rurali, del sistema delle aree protette e della più recente Rete Natura 2000. 

Già nei primi anni ’90  la Regione, per  valorizzare tale risorsa,  ha esordito legiferando in merito all’Alta Via dei Monti Liguri (l.r.25 gennaio 1993, n.5 “Individuazione dell’itinerario escursionistico denominato “Alta Via del Monti liguri e disciplina delle relative attrezzature”) con un progetto lungimirante volto all’individuazione e realizzazione di un itinerario a lunga percorrenza, progetto che oggi verrebbe definito “ultra-trail”. ( vedi legge regionale n. 5/1993 )

  A compimento di tale provvedimento legislativo è intervenuta la legge regionale 16 giugno 2009,  n.24 denominata  “Rete di fruizione escursionistica della Liguria”, assunta ad esempio da molte regioni italiane , che include l’Alta Via nel Sistema più generale della Rete escursionistica regionale, della quale l’itinerario di spartiacque costituisce asse portante.

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03
Lug
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Semplificazioni in materia di commercio e attività estrattive

Inviato il in Sviluppo Economico

 

Nella seduta del 13 giugno 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, ha approvato il disegno di legge n. 147/2014 dal titolo “Modifiche alle leggi regionali 2 gennaio 2007, n. 1 (Testo unico in materia di commercio) e 5 aprile 2012, n. 12 ( Testo unico sulla disciplina dell’attività estrattivi) e ss.mm.”.

Il presente disegno di legge reca alcune  modifiche a due Testi Unici in materia di attività produttive: il T.U.  in materia di Commercio di cui alla legge regionale n. 1/2007 e s.m. e il T.U. in materia di attività estrattive di cui alla legge regionale n. 12/2012 e s.m.

Si tratta di modifiche per lo più finalizzate a semplificare le procedure attualmente vigenti,  anche per una necessità di adeguamento, per quanto concerne il commercio, alla normativa statale sopravvenuta.

Con il presente disegno di legge si ritiene opportuno:

-              modificare alcuni articoli recanti la disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande contenute al Capo VI della L.R. n.1/2007 in quanto necessario adeguarli alla normativa statale contenuta nel Decreto legislativo n.59/2010 e s.m. ( vedi D.lgs. n.147/2012) emanato in attuazione Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi del mercato interno più nota come Direttiva “Bolkestein” e successive Circolari ministeriali esplicative;

-              modificare alcuni articoli relativi alla disciplina del commercio al dettaglio in sede fissa in linea con la fase che da tempo la Regione Liguria ha intrapreso relativa allo snellimento e semplificazione amministrativa dei propri procedimenti relativi all’esercizio delle attività commerciali e in considerazione del fatto che è in atto un lavoro congiunto Ministero sviluppo economico e gruppo interregionale ristretto ( Liguria, Emilia, Toscana, Piemonte) in rappresentanza del Coordinamento interregionale della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome al fine di omogeneizzare la regolamentazione a livello nazionale dei titoli abilitativi in materia di esercizio delle attività commerciali nel rispetto delle autonomie regionali e con l’obiettivo di contemperare la competenza esclusiva in materia di commercio delle Regioni con quella parimenti esclusiva in materia di tutela della concorrenza del Governo ( sostituzione dell'articolo 18 con la SCIA senza asseverazione per gli esercizi di vicinato e la semplice comunicazione per la Cessazione di attività con la sostituzione dell'art. 137).

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