19
Dic
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Semplificazione per agevolazioni economiche per imprese colpite alluvione

Inviato il in Sviluppo Economico

Nella seduta del 26 novembre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, ha approvato il disegno di legge n. 166/2014 dal titolo “Misure per semplificare e facilitare l’accesso alle agevolazioni economiche destinate alle imprese ligure colpite da eccezionali eventi metereologici”.

 La legge regionale n. 1/2010  è stata recentemente modificata dalla legge regionale  n. 27/2014,  al fine di fronteggiare gli eccezionali eventi metereologici abbattutisi sul territorio ligure nel corso del 2014 e che hanno provocato ingenti danni alle imprese.

 Con la suddetta  legge regionale n. 27/2014 la Regione ha stanziato notevoli risorse destinate alla concessione, a favore delle imprese colpite da tali eventi, di agevolazioni economiche finalizzate ad ovviare ai danni subiti e a sostenere investimenti per la ripresa dell’attività.

 Con il presente disegno di legge si vuole ora facilitare l’accesso alle agevolazioni sopra menzionate, semplificando e accelerando i relativi procedimenti di concessione ed erogazione.

 Si prevede a tal fine una deroga all’articolo 6 della legge regionale n. 30/2007 - che ha generalizzato l’obbligo del DURC per ogni tipo di sovvenzione concessa dalla Regione o dagli enti del settore regionale allargato - e in tal modo si riporta la necessità della verifica della regolarità contributiva ai soli casi previsti dalla normativa statale, ossia ai casi in cui le agevolazioni pubbliche siano cofinanziate con fondi comunitari.

 La modifica sopraindicata è finalizzata a consentire alle imprese liguri, già duramente provate dalla crisi economica che dal 2008 investe l’economia nazionale e regionale, e che hanno subito ingenti danni in conseguenza degli eventi alluvionali, di poter riattivare la loro operatività al più presto.

 L’intervento regionale è pertanto finalizzato a scongiurare la cessazione delle attività delle imprese liguri che potranno così ritornare alla normale operatività ed essere quindi in grado di far fronte a tutti gli adempimenti che lo svolgimento di attività economica comporta.

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17
Nov
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Modifiche al Testo Unico attività estrattive

Inviato il in Sviluppo Economico

 

Nella seduta del 6 novembre 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, ha approvato il disegno di legge n. 160/2014  dal titolo “Modifiche alla legge regionale n. 12/2012 (Testo unico sulla disciplina dell’attività estrattiva), legge regionale n. 18/1999 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia), legge regionale n. 20/2006 (Nuovo ordinamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure) e legge regionale n. 45/1982 (Norme per l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di competenza della Regione o di enti da essa individuati, delegati o subdelegati) e ss.mm.ii.”.

A circa 2 anni di distanza dall’entrata in vigore del Testo Unico sull’attività estrattiva, la Regione procede ad un esame complessivo dei suoi impatti e decide, col presente disegno di legge, di attuare una rivisitazione della disciplina, al fine di apportare gli opportuni adeguamenti.

Già alcune modifiche legislative erano state attuate, in maniera sporadica, con la legge regionale n. 31/2012, legge regionale n. 50/2012 e legge regionale n. 19/2013, ora si interviene in modo più organico e strutturale, al fine di assicurare coerenza e funzionalità a tutto l’impianto normativo.

Quasi tutte le norme del testo unico vengono ritoccate, in diversi casi si tratta di modifiche di carattere formale, in altri casi si interviene in modo più sostanziale per cambiare o integrare la disciplina attualmente vigente.

 Le modifiche più rilevanti riguardano:

 

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03
Lug
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Semplificazioni in materia di commercio e attività estrattive

Inviato il in Sviluppo Economico

 

Nella seduta del 13 giugno 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, ha approvato il disegno di legge n. 147/2014 dal titolo “Modifiche alle leggi regionali 2 gennaio 2007, n. 1 (Testo unico in materia di commercio) e 5 aprile 2012, n. 12 ( Testo unico sulla disciplina dell’attività estrattivi) e ss.mm.”.

Il presente disegno di legge reca alcune  modifiche a due Testi Unici in materia di attività produttive: il T.U.  in materia di Commercio di cui alla legge regionale n. 1/2007 e s.m. e il T.U. in materia di attività estrattive di cui alla legge regionale n. 12/2012 e s.m.

Si tratta di modifiche per lo più finalizzate a semplificare le procedure attualmente vigenti,  anche per una necessità di adeguamento, per quanto concerne il commercio, alla normativa statale sopravvenuta.

Con il presente disegno di legge si ritiene opportuno:

-              modificare alcuni articoli recanti la disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande contenute al Capo VI della L.R. n.1/2007 in quanto necessario adeguarli alla normativa statale contenuta nel Decreto legislativo n.59/2010 e s.m. ( vedi D.lgs. n.147/2012) emanato in attuazione Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi del mercato interno più nota come Direttiva “Bolkestein” e successive Circolari ministeriali esplicative;

-              modificare alcuni articoli relativi alla disciplina del commercio al dettaglio in sede fissa in linea con la fase che da tempo la Regione Liguria ha intrapreso relativa allo snellimento e semplificazione amministrativa dei propri procedimenti relativi all’esercizio delle attività commerciali e in considerazione del fatto che è in atto un lavoro congiunto Ministero sviluppo economico e gruppo interregionale ristretto ( Liguria, Emilia, Toscana, Piemonte) in rappresentanza del Coordinamento interregionale della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome al fine di omogeneizzare la regolamentazione a livello nazionale dei titoli abilitativi in materia di esercizio delle attività commerciali nel rispetto delle autonomie regionali e con l’obiettivo di contemperare la competenza esclusiva in materia di commercio delle Regioni con quella parimenti esclusiva in materia di tutela della concorrenza del Governo ( sostituzione dell'articolo 18 con la SCIA senza asseverazione per gli esercizi di vicinato e la semplice comunicazione per la Cessazione di attività con la sostituzione dell'art. 137).

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02
Lug
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valorizzazione siti estrattivi

Inviato il in Sviluppo Economico

Nella seduta del 13 giugno 2014 la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Renata Briano, ha approvato il disegno di legge n. 146/2014 dal titolo “Norme per il recupero e la valorizzazione dei siti estrattivi a fini museali, turistici e ricreativi” .

L’attività estrattiva in Liguria, grazie alla complessità geologica del territorio regionale ed alla ricchezza e varietà di minerali che ne derivano, ha sempre rappresentato una risorsa economicamente importante fin dall’antichità.

L’ardesia rappresenta uno dei tratti identificativi del paesaggio ligure, a partire dal capoluogo regionale, ed ha fornito per secoli il  supporto per antonomasia e di eccellenza per lavagne e biliardi.

In Val Graveglia è stata operante per circa 100 anni la miniera di manganese di Gambatesa, una delle più importanti livello europeo e supporto indispensabile per l’industria siderurgica genovese nel momento del suo massimo sviluppo.

L’industria estrattiva regionale peraltro, anche quella che riguarda il suo materiale più tipico e conosciuto come l’ardesia, risulta oggi in difficoltà per la concorrenza di paesi produttori a basso costo, l’esaurimento dei giacimenti migliori, le difficoltà di operare in contesti ambientalmente delicati.

Proprio la miniera della Valgraveglia, quando all’inizio degli anni ’90 si sono iniziati a vedere gli effetti combinati della contrazione della siderurgia genovese e della progressiva rarefazione del materiale, è stata oggetto di uno dei primi esperimenti a livello nazione di parziale riconversione da attività estrattiva ad attività museale.

Grazie al contributo pubblico e alla collaborazione della società concessionaria, nella miniera è stato allestito un percorso di visita in grado di attrarre fino a 20.000 visitatori l’anno, unico caso di tutto l’entroterra regionale,  rappresentando un importante indotto anche nei confronti della Valle.

A livello nazionale infatti, se si escludono le istituzioni dei parchi geominerari in Sardegna e in Toscana, avvenute con decreti ministeriali, non esiste una disciplina generale che regoli il caso della fruizione pubblica di siti estrattivi, in attività o dismessi, pur essendo ormai i casi tutt’altro che rari.

Alcune Regioni hanno legiferato in materia (Valle d’Aosta, Lombardia), ritenendo di dover comunque fornire a tali interventi di valorizzazione un quadro di riferimento più solido, in ragione della complessità dei temi da affrontare e degli interessi pubblici che devono essere tutelati, non ultimi quelli di sicurezza dei visitatori, tenuto anche conto delle nuove competenze regionali a seguito della riforma costituzionale del 2001. In particolare, entrambe le Regioni prevedono una specifica autorizzazione regionale per gli interventi di valorizzazione a scopi turistici museali dei siti minerari dismessi o abbandonati.

Il presente disegno di legge segue questa logica,  infatti intende disciplinare gli interventi di valorizzazione a fini di pubblica fruizione dei siti estrattivi, almeno nei casi più rilevanti, prevedendo per essi uno specifico titolo autorizzativo.

 In tal modo, viene inoltre data sostanza alle indicazioni programmatiche contenute nel catasto dei siti estrattivi, in attività dismessi o abbandonati, previsto dall’articolo 7 della legge regionale n. 12/2012 (Testo unici delle attività estrattive, laddove vengono prefigurate possibili modalità di riutilizzo di tali siti per scopi diversi da quello estrattivi.

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26
Set
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Sviluppo Economico

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Sul Programma di semplificazione 2013 - 2014 non sono stati indicate proposte provenienti dall'esterno, ne sono previste nell'immediato azioni volte alla semplificazione amministrativa.

Tuttavia in Agenda normativa 2013 - 2014 , che nasce dalla volontà di sottoporre l'azione legislativa della Regione ad una programmazione biennale, sulla quale favorire la partecipazione trasparente e preventiva dei portatori di interesse, cittadini e parti sociali, sono indicati in particolare:

- Modifiche alla legge regionale 2/2007 "Promozione, sviluppo, valorizzazione della ricerca, dell'innovazione e delle attività universitarie e di alta formazione" .

- Modifica alla legge regionale 2 gennaio 2007, n. 1 recante "Testo unico in materia di commercio" . 

- Modifiche alla legge regionale 11 agosto 1977, n. 33 "Disciplina delle acque minerali e  termali"

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