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Europa

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Le strategie di semplificazione adottate dall’Unione Europea seguono due linee direttrici:

  • il miglioramento della qualità della regolazione mediante azioni coordinate per la semplificazione del quadro normativo – Better Regulation -  richiamate  nelle premesse della deliberazione 28 giugno 2011, n. 744 “Approvazione ’Agenda Normativa 2011”;
  • la riduzione degli oneri amministrativi mediante l’approvazione e la realizzazione del Programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell'Unione europea approvato nel 2007 che fissa un obiettivo di riduzione del 25%, che l'UE e gli Stati membri dovranno raggiungere insieme entro il 2012.

In particolare sebbene la semplificazione ed il miglioramento della regolazione possano procurare già benefici concreti alle imprese e ai cittadini, la Commissione ha ritenuto che fossero necessarie anche altre azioni specifiche per eliminare gli oneri amministrativi inutili gravanti sulle imprese ed ha  individuato 42 atti normativi, in 13 settori prioritari, che comportano costi amministrativi per un ammontare di circa 115-130 miliardi di euro. Su questa base ha elaborato il suddetto  Programma volto a ridurre gli oneri amministrativi del 25% entro il 2012, obiettivo approvato dal Consiglio europeo nel marzo del 2007.

Il Programma d'azione comunitario di riduzione degli oneri amministrativi viene ad aggiungersi a numerose altre attività in corso, in particolare al Programma di semplificazione (rolling simplification programme) della Commissione, che contiene già un certo numero di atti legislativi che figurano tra i settori prioritari individuati nel programma d'azione. La riduzione degli oneri amministrativi, infatti,  è una forma specifica di semplificazione e l'analisi delle misurazioni e della riduzione degli oneri amministrativi effettuate nel quadro del programma d'azione di riduzione degli oneri amministrativi rappresenterà quindi, in genere, un arricchimento del Programma di semplificazione della Commissione.

1) Strategia di Lisbona 2000

2) Programma d’azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell’Unione Europea (.pdf 425 kb)  , con l’obiettivo di ridurre del 25%, entro il 2012,  gli oneri amministrativi a livello comunitario, nazionale e regionale.

3) Agosto 2007 costituzione di un “Gruppo di Alto Livello di parti interessate indipendenti sugli oneri amministrativi”- GAL -, presieduto da Edmund Stoiber.
Tra i compiti del GAL è stato incluso non solo quello di esprimersi attraverso pareri e suggerimenti sulle misure di riduzione degli oneri a livello comunitario raccogliendo le opinioni degli stakeholders a livello nazionale, ma anche quello di preparare un report sulle best practices che assicurano negli stati membri un’attuazione efficiente delle normative comunitarie. Dopo 5 anni dall’avvio del Programma di riduzione degli oneri amministrativi promosso dalla Commissione Europea nel 2007 , il GAL ha prodotto, tra gli altri,  una relazione “ l’Europa può fare meglio” ( Rapporto Stoiber 2011 ) sulle migliori pratiche che assicurano negli Stati membri un’attuazione quanto meno gravosa del diritto dell’Unione.

4) COM (2010)543 “Smart regulation in the European Union” ( "Legiferare con intelligenza nell’Unione europea".pdf 67 kb).

5) COM (2010) 2020 “Europa 2020” – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (.pdf 171 kb).

6) COM (2012) 746 “EU Regulatory Fitness”  ( Adeguatezza della regolamentazione dell’Unione Europea .pdf 95 kb).

All’interno della Comunicazione è previsto il  “ Regulatory Fitness and Performance Programme – REFIT” ( Programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione ) volto ad eliminare i costi superflui regolamentazione e a garantire che l’insieme della normativa europea resti idonea allo scopo.

REFIT includerà il “ Administrative burden reduction plus Programme -  ABR “ ( Programma per la riduzione degli oneri amministrativi). ABR plus  è il seguito del  Programma d’azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell’Unione Europea. Il Programma del 2007 aveva come obiettivo la riduzione del 25% entro il 2012 degli oneri gravanti sulle imprese in virtù della legislazione UE e riguardava circa l! 80% delle principali fonti di oneri amministrativi, la Commissione ha ora alzato l’obiettivo al 30%.

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OCSE

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Nella maggior parte dei paesi OCSE, la semplificazione amministrativa è attualmente una delle grandi priorità d’azione. Le strategie di semplificazione mirano a diminuire la complessità e l’incertezza della regolamentazione e a ridurre gli oneri amministrativi creati da un eccesso di burocrazia.  

Secondo i rapporti OCSE la diminuzione degli oneri burocratici (OCDE, 2009) deve avere come principali obiettivi: a) migliorare l’efficienza dei processi amministrativi necessari al buon svolgimento delle attività economiche e sociali; b) instaurare una relazione di cooperazione tra l’amministrazione pubblica e i cittadini; c) ridurre il più possibile i costi inutili per le imprese e i cittadini.

A ) Studio OCSE in materia di semplificazione “ Cutting Red TApe – Whi is Administrative Simplification so Complicated – Looking beyond 2010”

Il più recente studio OCSE in materia. Cutting Red TApe – Whi is Administrative Simplification so Complicated – Looking beyond 2010 oltre a fornire una panoramica sui programmi di riduzione degli oneri amministrativi e a riassumere gli ultimi sviluppi dell’attività di semplificazione amministrativa in alcuni dei Paesi membri, costituisce una sorta di guida sulle opportunità e gli errori comuni da evitare quando si disegnano, si adottano e si valutano i programmi di semplificazione.

Si possono sintetizzare le seguenti conclusioni:

  • il focus dei progetti di semplificazione deve essere ampliato e rivolgersi sempre anche ai cittadini e al settore pubblico, definendo anche costi diversi da quelli amministrativi;
  • i governi dovrebbero quantificare i carichi e impostare target quantitativi per i loro programmi di riduzione; tuttavia, la quantificazione dovrebbe essere usata con una certa prudenza, accompagnandosi all’occorrenza, con strumenti qualitativi;
  • la semplificazione amministrativa dovrebbe essere integrata con altre attività di riforma normativa;
  • dovrebbero essere create strutture istituzionali efficienti volte al coordinamento e al monitoraggio dei progetti di semplificazione;
  • la comunicazione con gli stakeholders dovrebbe essere rafforzata;
  • le opere di semplificazione amministrativa dovrebbero essere valutate in base al loro “value for money” elaborando una sorta di strategia di valutazione che preceda la proposta di ogni progetto.

B ) Test OCSE “Standard Cost Model”  (SCM)

Si tratta di un test di quattro step attraverso cui valutare i progetti di riduzione degli oneri amministrativi e fornisce dettagli su come utilizzare lo Standard Cost Model (SCM) nella valutazione costi/benefici anche per le riduzioni a favore dei cittadini ed evidenzia che i principali progressi sociali si sono verificati nelle aree in cui è stata praticata una reale riduzione degli oneri amministrativi e che il modello dei costi standard è adottato da un crescente numero di ordinamenti e rimane lo strumento principale per attuare la semplificazione amministrativa.

 C ) Test OCSE “Standard Cost Model”  (SCM)
Raccomandazioni OCSE per rilanciare la better regulation in tempi di crisi: “Recommendation of the Council on Regulatory Policy and Governance” marzo 2012.

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Consultazioni pubbliche aperte

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Testo che spiega di cosa si tratta e come si partecipa alla consultazione.

Partecipa alla consultazione sul DDL n.x del 2013.

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credits

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note legali

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