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Feb

Adeguamento a normative statali di carattere finanziario e organizzativo

Inviato il in Attività istituzionale

 

 Nella seduta del 6 febbraio 2015 la Giunta regionale, su proposta del presidente Claudio Burlando, ha approvato il disegno di legge n. 169/2015 dal titolo “Disposizioni di adeguamento a normative statali e di modifica di norme di carattere finanziario e organizzativo “.

Il disegno di legge, che  ha le caratteristiche dell’urgenza, si rende necessario per:

-              chiarire alcune disposizioni regionali;

-              adeguarne altre a seguito della entrata in vigore della nuova disciplina contabile prevista dal d.lgs. 118/2011;

-              modificare alcuni articoli della legge regionale n. 41/2006 (Riordino del Servizio Sanitario Regionale) al fine di armonizzare e rendere coerente la normativa regionale con l’attuale novellato quadro normativo nazionale. In particolare:

•             dal D.L. n. 95/2012, come modificato dal D.L. 90/2014 e dal D.Lgs. 39/2013, che hanno introdotto rilevanti novità in tema di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi;

•             dalla L. 23 dicembre 2014, n. 190 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” che, tra l’altro, ha individuato diverse modalità di composizione del Collegio sindacale delle Aziende Sanitarie;

•             dal D.Lgs. 118/2011 che - da un lato - al titolo I ha enucleato i parametri e i criteri  per individuare gli enti strumentali soggetti al controllo regionale e - dall’altro - al titolo II ha individuato gli enti sanitari integrati con il Servizio sanitario nazionale, rispetto ai quali la Regione è chiamata ad approvare i bilanci consolidati (aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, anche se trasformati in fondazioni, aziende ospedaliere universitarie), definendo in tal modo con precisione il perimetro degli Enti rispetto ai quali la Regione non solo svolge pregnanti funzioni di governo (“capogruppo”), ma rispetto ai quali è chiamata coerentemente a rispondere in caso di disavanzo o di squilibrio economico finanziario;

-              semplificare l’adozione di alcuni provvedimenti di competenza delle strutture regionali eliminando inutili passaggi intermedi;

-              procrastinare un termine per consentire alle liquidazioni delle comunità montane di meglio definire i piani di rientro dei comuni;

-              definire le modalità di erogazione di somme destinate alla regione per il riconoscimento del beneficio economico finalizzato alla riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti.

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